15 Settembre 2024,
A cura di Ingegnere Clemeno, Dott. Ing.G. Basile, M.Antonelli
Pro Fire – Formazione Professionale Antincendio
All’interno di questo Focus si vuole mettere in evidenza la collaborazione con FSE Accademy, il cui ruolo, alla luce del corso promosso sul territorio di Monza e Brianza, è risultato chiave per la riuscita della proposta formativa. Questo progetto nasce sulla base di un’esperienza maturata in oltre 25 anni di attività nel settore della prevenzione Incendi e ha l’obiettivo di promuovere e contribuire allo sviluppo di tematiche attinenti alla sicurezza antincendio.
Fire Safety Engineering
Sono tanti i nomi che le si attribuiscono ed altrettante le possibili applicazioni, che sia chiamata Ingegneria Antincendio o Metodo Prestazionale oppure Approccio Ingegneristico o ancora Performance-based Design, comunque si tratta della Fire Safety Engineering.
Ma cos’è?
Inizialmente applicata solo per risolvere le “missioni impossibili” legate a deroghe difficili e progetti complessi, la Fire Safety Engineering (indicata spesso con l’acronimo FSE) si sta progressivamente affermando in Italia, anche grazie ai recenti sviluppi normativi ed alla commercializzazione di software ad essa dedicati e sempre più potenti e affidabili.
Semplicemente si tratta di una branca della progettazione ingegneristica, applicata alle tematiche della sicurezza antincendio, alla pari delle strutture e dei sistemi impiantistici, anche il fenomeno dell’incendio può essere analizzato in termini scientifici e non più esclusivamente di conformità normativa, è’ proprio questo il passaggio saliente: dal momento in cui anche nel nostro Paese è stata consentita l’analisi prestazionale dalle prime norme ufficiali (D.M. 9 maggio 2007) fino all’innovativo del Codice e ne è stata regolamentata l’applicazione in termini parametrici e procedurali, è iniziata, lentamente, una progressiva affermazione di questo nuovo metodo progettuale
La F.S.E Cosa si prefigge?
Principalmente ha l'obiettivo di illustrare al professionista antincendio i principi teorici e le nozioni fondamentali che gli consentono di applicare il metodo dell'ingegneria della sicurezza antincendio, nonche' di poter sviluppare le soluzioni progettuali alternative individuate dal codice di prevenzioni incendi di cui al D.M.3.08.2015 e s.m.i.
PAROLE CHIAVE
- Far comprendere che la F.S.E. è l’unico approccio fondato su basi scientifiche per lo studio del fenomeno incendio e degli effetti su persone o cose.
- Provare come la F.S.E sia basata, oltre che su conoscenze chimiche, fisiche e matematiche, su scienze come la psicologia e la fisiologia quando l’oggetto di indagine è il comportamento umano.
- Evidenziare che la F.S.E. in Italia è ancora poco diffusa ed ancor meno valorizzata, pur essendo lo strumento per eccellenza per affrontare e risolvere le problematiche antincendio.
- Permettere un confronto di alto livello, anche in Italia, su tematiche scientifiche ad oggi ignorate dalle università nazionali. La scienza dell’incendio L’interpretazione dei fenomeni correlati all’incendio alla luce della scienza e l’ingegneria (fire engineering), anche con riferimento alla resistenza al fuoco delle strutture.
- Dinamica dell’incendio: Come si sviluppa e si propaga l’incendio negli edifici, come agiscono le forze che regolano il movimento del fumo anche in grandi volumi e soprattutto L’esodo dagli edifici di grande altezza, possibili soluzioni
Pro Fire, ente di formazione a supporto dei tecnici e professionisti Antincendio, ha creato:
FSE Academy
FSE Academy nasce dalla competenza di un team di tecnici e professionisti con esperienza in ambito formativo e di progettazione nel settore della sicurezza antincendio, nonché sulla base della collaborazione con l'Accademia Universitaria dell'Ateneo di Parma.
Si tratta di un progetto sia culturale che formativo, avviato per soddisfare le esigenze legate al modificato quadro normativo e legislativo del settore e alle conseguenti nuove competenze richieste al mondo professionale.
Il medesimo progetto viene condotto e sviluppato anche sulla base della esperienza maturata in oltre 25 anni di attività formativa nel settore della Sicurezza Antincendio.
OBIETTIVO
- PRESENTARE E DIFFONDERE LA NUOVA CULTURA BASATA SULLA F.S.E.;
- CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DI TEMATICHE ATTINENTI ALLA SICUREZZA ANTINCENDIO ATTRAVERSO LA F.S.E.;
- PARTECIPARE ALLO SVILUPPO NORMATIVO
Sono passati molti anni dalla pubblicazione del D.M. 9 maggio 2007, ma forse non abbiamo tutti ben chiaro cosa sia la "Fire Safety Engineering" e soprattutto quali sono le casistiche più significative per la sua corretta applicazione.
Cominciando dalla sua definizione:
"l'ingegneria della sicurezza antincendio (FSE) è un modo di progettare edifici e spazi per prevenire e gestire gli incendi. Utilizza principi ingegneristici, regole e giudizi esperti basati su studi scientifici per capire come si comportano gli incendi e come gli esseri umani reagiscono ad essi. L'obiettivo è proteggere la vita umana, i beni e l'ambiente, quantificando i rischi di incendio e valutando quali misure antincendio sono necessarie per limitare i danni causati dagli incendi. Utilizza un metodo basato sulle prestazioni, che consente di quantificare il livello di sicurezza antincendio per prospettati scenari d'incendio di progetto".
Citando inoltre [ISO/TR 13387]
“Applicazione di principi ingegneristici, di regole e di giudizi esperti basati sulla valutazione scientifica del fenomeno della combustione, degli effetti dell'incendio e del comportamento umano, finalizzati alla tutela della vita umana, alla protezione dei beni e dell'ambiente, alla quantificazione dei rischi di incendio e dei relativi effetti ed alla valutazione analitica delle misure antincendio ottimali, necessarie a limitare entro livelli prestabiliti le conseguenze dell'incendio.”
Riferimenti normativi e definizioni
- ISO 23932:2009, FSE – General principles.
- ISO/TR 13387-1:1999 FSE – Part 1: Application of fire performance concepts to design objectives.
- BS 7974:2001 Application of FSE principles to the design of buildings – Code of practice.
- BS PD 7974-0:2002 Application of FSE principles to the design of buildings – Part 0: Guide to design framework and FSE procedures.
- SFPE Engineering Guide to Performance-Based Fire Protection, 2nd ed.,2007.
- Lett. circ. prot. n. 4921 del 17/7/2007: Direttive per l’attuazione dell’approccio ingegneristico - Primi indirizzi applicativi.
- Lett. Circ. prot. n. DCPST/427 del 31/3/2008: Approccio ingegneristico - Trasmissione linee guida per l’approvazione dei progetti e della scheda rilevamento dati.
- DM 9 maggio 2007, Direttive per l'attuazione dell'approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio. (GU Serie Generale n.117 del 22-05-2007).
- Sezione M (M1, M2, M3) del Codice di Prevenzione Incendi DM 3 Agosto 2015.
Nello specifico:
DM 9 Maggio 2007 e Codice di Prevenzione Incendi
In Italia la metodologia prestazionale è stata intro-dotta con il D.M. 9 maggio 2007 “Direttive per l’attuazione dell’approccio ingegneristico alla sicu-rezza antincendio”, in vigore dal 20/8/2007.
Il Decreto è formato da N°8 articoli che stabiliscono le procedure per l’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio:
art. 1: Oggetto; art. 2: Campo di applicazione; art. 3: Domanda di parere di conformità̀ sul progetto; art. 4: Domanda di deroga; art. 5: Dichiarazione di inizio attività̀; art. 6: Sistema di gestione della sicurezza antincendio; art. 7: Osservatorio per l’approccio ingegneristico; art. 8: Disposizioni finali.
E un allegato tecnico suddiviso in 5 punti che indicano il processo di valutazione e progettazione nell’ambito dell’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio. Si applica a insediamenti di tipo complesso o a tecnologia avanzata e in edifici di particolare rilevanza architettonica e/o costruttiva.
- Edifici pregevoli per arte o storia.
- Edifici ubicati in ambiti urbanistici di particolare specificità̀.
Successivamente è stato chiarito che tale indicazione non deve essere intesa in senso limitativo, ma vuole indirizzare l’uso dello strumento prestazionale, più sofisticato e raffinato e quindi più complesso e costoso, per la progettazione di attività per le quali può essere maggiormente valorizzato. Viene introdotto l’obbligo aggiuntivo di elaborare il programma per l’attuazione del sistema di gestione della sicurezza antincendio (SGSA).
Successivamente è stata inserita nella Sezione M del “Codice di prevenzione incendi” di cui al D.M. 3 agosto 2015, in vigore dal 18/11/2015:
- M1_Metodologia
- M2_Scenari di incendio
- M3_Salvaguardia della vita
Confronto con il passato
In passato, l'approccio prescrittivo è stato utilizzato per la scrittura delle tecniche di prevenzione incendi considerato semplice da applicare. Tuttavia, questo metodo tradizionale può risultare poco flessibile in realtà complesse come gli edifici storici o innovativi. In questi casi, l'utilizzo di soluzioni progettuali alternative basate sulla valutazione scientifica del fenomeno della combustione, degli effetti dell'incendio e del comportamento umano può essere più adeguato.
A cosa serve la soluzione alternativa?
L’approccio alternativo consente una valutazione quantitativa del livello di sicurezza antincendio rispetto a prestabilite soglie prestazionali e prende come riferimento, ipotizzati scenari d’incendio ritenuti ragionevolmente credibili. L’effetto di ogni misura alternativa può̀ essere quantificato e valutato attraverso l’uso di modelli rispetto a valori minimi delle prestazioni richieste. Si ha quindi un maggiore controllo del rapporto rischi/misure di sicurezza.
Col metodo FSE si possono risolvere due tipologie di problemi:
- SALVAGUARDIA DELLA VITA: Problema pre-flashover, dipende essenzialmente dal movimento di fumi e calore nell'edificio ed è legato in prima approssimazione all'HRR ed alla qualità del focolare.
- STABILITÀ STRUTTURALE: Problema post-flashover, dipende essenzialmente dal cimento termico della struttura cioè dall'energia prodotta dall'incendio (carico d'incendio) e dalle condizioni di ventilazione.
Con la FSE e l’applicazione dell’approccio prestazionale, sarà possibile valutare:
- Il fenomeno dello sviluppo delle fiamme;
- la propagazione e la dispersione dei fumi;
- Il corretto funzionamento dei sistemi di rilevazione, allarme ed estinzione presenti nella struttura;
- Elementi strutturali e la compartimentazione alle alte temperature.
Metodo Perfomance Based
Il metodo Performance Based è un sistema di progettazione antincendio che si basa sull'uso di principi ingegneristici, regole e giudizi di esperti basati su studi scientifici per quantificare il livello di sicurezza antincendio per prospettati scenari d'incendio di progetto. In questo modo, è possibile valutare gli effetti dell'incendio rispetto a soglie prestazionali (temperatura, visibilità, altezza dello strato libero da fumo) e trovare soluzioni progettuali più adatte per ogni specifica situazione.
Il criterio Performance Based consente di misurare e stabilire l'effetto di ogni misura alternativa, utilizzando modelli matematici. In questo modo, è possibile avere un maggiore controllo del rapporto tra rischi e misure di sicurezza, garantendo un livello di sicurezza ottimale, particolarmente utile per affrontare problematiche legate sia alle fasi di Pre-flashover che Post-flashover.
La fase Pre-flashover si verifica prima che l'incendio raggiunga il punto di flashover, ovvero il momento in cui tutta la materia combustibile presente nell'area interessata dall'incendio raggiunge la temperatura di accensione e si accende contemporaneamente. Durante questa fase, l'incendio è ancora controllabile e limitato, e le fiamme sono basse e parzialmente estese. Le azioni di spegnimento possono essere efficaci e il fumo è generalmente prodotto in piccole quantità. Durante questa fase si possono valutare gli effetti dell’incendio sulle persone e pertanto progettare e verificare parti dell’edificio ed impianti che permettano l’esodo in sicurezza degli occupanti o la salvaguardia delle squadre di soccorso.
La fase Post-flashover si verifica dopo che l'incendio ha raggiunto il punto di flashover. In questa fase, l'incendio è incontrollabile e si estende rapidamente in tutta l'area interessata, le fiamme sono alte, estese, e il fumo è prodotto in grandi quantità. In questo stadio, le azioni di spegnimento diventano difficili e rischiose: l'obiettivo principale diventa quello di limitare la diffusione del fuoco e proteggere le strutture o le persone di compartimenti adiacenti a quelli dove avviene l’incendio.
In sintesi, le fasi di Pre-flashover e Post-flashover sono due diverse condizioni di un incendio: la prima è quella in cui l'incendio è controllabile e limitato, la seconda in cui l'incendio è incontrollabile e si estende rapidamente.
Per completezza di informazioni, si vuole mostrare l’effetto di sistemi automatici di controllo ed estinzione dell’incendio. In figura si mostra l’andamento della potenza termica rilasciata RHR(t) quando all’interno di un’attività sono previsti sistemi di controllo e spegnimento dell’incendio di tipo automatico (sprinkler). L’andamento della curva non raggiunge il suo valore massimo ma viene assunta di tipo costante. Il valore costante raggiunto resta fino alla durata di alimentazione prevista per l’impianto entro cui si presume che l’incendio, sotto il controllo dell’impianto, venga definitivamente estinto.
Differente risultato si ha quando nell’attività sono invece previsti sistemi automatici di estinzione completa dell’incendio (come ESFR e water-mist), poiché il loro effetto viene valutato caso per caso in relazione alla loro efficacia.
Ritornando al discorso sull'ingegneria della sicurezza antincendio, è uno dei metodi di progettazione previsti dal Codice per la sicurezza antincendio e può essere utilizzato per la verifica delle soluzioni alternative al fine di dimostrare il raggiungimento del livello di prestazione delle misure antincendio.
Il Codice stabilisce che l'ingegneria della sicurezza antincendio debba essere un metodo di progettazione valevole per verificare la conformità alle norme. In particolare, questo procedimento viene utilizzato per valutare le soluzioni alternative e dimostrare che il livello di sicurezza richiesto è stato raggiunto. Il professionista antincendio utilizza l'ingegneria e la sicurezza seguendo procedure, ipotesi e limiti specificati nel Codice. In questo modo, l'ingegneria della sicurezza antincendio diventa una metodologia principale per progettare e valutare in modo flessibile le soluzioni antincendio. Per gli aspetti della progettazione non esplicitamente definiti nel Codice, è possibile fare riferimento alla regola dell'arte internazionale. Di cosa si tratta? Cos’è esattamente la regola dell'arte internazionale antincendio?
La regola dell’arte internazionale
La regola dell'arte internazionale antincendio è un principio che indica che un progetto di sicurezza antincendio: deve essere conforme ai più elevati standard e alle migliori pratiche disponibili a livello internazionale. In altre parole, la regola dell'arte internazionale antincendio richiede che il progettista utilizzi le tecnologie e le metodologie più avanzate disponibili al fine di garantire la massima sicurezza in caso di incendio. Questo principio è utilizzato come riferimento per gli aspetti della progettazione antincendio non esplicitamente definiti dalle norme nazionali o locali.
Sulla base di questi concetti è necessario che il Professionista Antincendio abbia la possibilità di conoscere il maggior numero di esperienze fatte in questo campo per le molteplici applicazioni del metodo nella risoluzione in alternativa di obiettivi di sicurezza altrimenti non verificabili. Malgrado il tempo trascorso dall’introduzione del metodo nella progettazione antincendio italiana dobbiamo continuare a confrontarci per affinare sempre più i concetti, le potenzialità e spesso i limiti di questo importante strumento di progettazione.
Riferimenti al Corso
Pro Fire segue attentamente gli sviluppi nel campo dell’ingegneria dell’antincendio e promuoverà attraverso FSE ACADEMY – FSE ITALIA unitamente al Comando VVF Monza, Ordini e collegi professionali due iniziative che parleranno di FSE.
I corsi sono finalizzati al mantenimento dell’iscrizione dei Professionisti Antincendio ai sensi dellìArt.7 D.M. 5/08/2011 oltre ai CFP se previsti dai regolamenti dei Consigli Nazioni
Nel dettaglio:
- 26-30 settembre – Presentazione Corso Base FSE 16 ore in collaborazione con il Comando Provinciale di Monza e della Brianza. Il corso è esclusivo della città di Monza e tratterà anche del rapporto tra le varie istituzioni e il professionista antincendio.
- Gennaio 2025 verrà presentato il Corso Avanzato di 40 ore in collaborazione con Comando Provinciale di Monza e della Brianza. Il corso è esclusivo della città di Monza e tratterà anche del rapporto tra le varie istituzioni e il professionista antincendio. Ci sarà un ulteriore focus sulle varie attività in campo.
Corsi sul territorio Nazionale
Negli ultimi due anni, FSE Academy ha svolto diversi corsi improntati sull’FSE su tutto il territorio Nazionale: Veneto, Piemonte, Roma, Lombardia e il prossimo incontro in Emilia, in data 20-25 novembre a Parma con il progetto formativo, progettato e organizzato interamente con l’Ingegnere La Malfa (precursore della scienza dell’ingegneria antincendio).