La Termografia Applicata alla prevenzione Incendi

-di Dr. Luca Maraviglia , Maurizio Antonelli

 

La termografia applicata all’antincendio è una tecnica avanzata che utilizza la termocamera per rilevare la distribuzione del calore durante un incendio, facilitando l’individuazione di focolai nascosti e la valutazione della sicurezza durante le operazioni di spegnimento

Ecco alcuni degli usi principali della termografia in questo contesto:

  1. Individuazione di focolai nascosti: Le termocamere rilevano variazioni di temperatura, rendendo visibili zone di calore che potrebbero essere invisibili ad occhio nudo. Ciò è utile per identificare focolai di incendio che potrebbero persistere anche dopo che le fiamme visibili sono state estinte.

  2. Monitoraggio dell’evoluzione dell’incendio: Durante le operazioni di spegnimento, la termografia aiuta i vigili del fuoco a monitorare costantemente l’evoluzione del calore, evitando il rischio di riaccensioni e fornendo informazioni in tempo reale per ottimizzare le azioni di intervento.

  3. Mappatura delle zone di pericolo: La termografia può essere utilizzata per identificare le aree con temperature elevate, che potrebbero rappresentare un 

    rischio maggiore per la sicurezza dei soccorritori. Questo aiuta a pianificare in modo più sicuro le manovre di spegnimento.

  4. Valutazione post-incendio: Dopo un incendio, la termografia può essere impiegata per esaminare i danni strutturali e verificare la presenza di potenziali focolai che potrebbero riaccendersi. Le termocamere permettono di ottenere una visione dettagliata della situazione anche in ambienti difficili da esplorare direttamente.

Prevenzione incendi: In fase preventiva, la termografia viene utilizzata per monitorare impianti industriali e strutture in cui possono verificarsi surriscaldamenti anomali, come cabine elettriche, tubazioni o impianti di riscaldamento, al fine di identificare rischi potenziali di incendio prima che si verifichino.


In sintesi, l’uso della termografia nell’antincendio migliora la rapidità, l’efficacia e la sicurezza delle operazioni di soccorso, riducendo al minimo i rischi per i soccorritori e per la struttura coinvolta.

 

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